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Dalla Introduzione “Lo yoga segreto del perfetto sovrano”
di Gianluca Magi*
In ossequio alla legge fisica che impone al pendolo alzatosi ad un’altezza a destra di oscillare alla medesima altezza a sinistra, l’India ha dato i natali ai santi del più estremo idealismo e disinteresse verso il mondo così come ai politici
del più sfrenato realismo e utilitarismo. Il pensiero indiano è sempre stato conscio che per rendere vitale un corpo
umano non necessitano solo cervello e cuore ma anche fegato e bile, che non bastano le divine meditazioni e la
compassione estatica dei santi ma anche l’egoismo dei martiri delle ambizioni, dei prepotenti illusi dell’inarrestabile
ruota della vita, degli schiavi dei sensi. L’esistenza è uno strano impasto di delitto e santità. Non v’è l’uno senza l’altra.
Se in Europa la tendenza a scrivere opere realistiche sulla politica e sulla guerra riuscì a dribblare l’etichetta della
cavalleria (che non consentiva l’inganno sui campi della tenzone, dell’onore e della morale) solo agli esordi del
quindicesimo secolo con le opere di Machiavelli e Guicciardini, in India già nel IV secolo a.C. culminò con
Il Codice del Potere, un trattato disposto a esaminare in modo esplicito e disincantato il problema della forza e dello
stratagemma in politica, in diplomazia e in guerra e capace di comprendere ed esplorare le tecniche psicologiche
della manipolazione che implica l’inganno.
[…]
Per addentrarsi nel fosco corridoio indiano d’iniziazione al potere si dimentichino gli scenari odorosi di fiori di loto
popolati d’anime belle. E si cominci a respirare un’aria plumbea, venefica, tessuta di guerra di nervi, a palpare ad
ogni cantone l’insidia di prezzolati sicari in grado di varcare anche le serrature, ad avvertire il sospetto formicolare di
spie abilmente camuffate che impediscono di dormire nello stesso letto per due notti di fila, a nutrirsi della continua
minaccia di cospirazioni, d’intrighi, di tradimenti, di ciò che appare limpido ma, in realtà, oscuro, celato nell’ombra....
*Gianluca Magi, uno dei massimi orientalisti italiani, docente di Storia e filosofia della religione indiana all’Università
di Urbino, fondatore e direttore scientifico della Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini impartisce una tecnica di meditazione, chiamata "Il Gioco dell'Eroe", che combina spunti del tantrismo, del sufismo,
del taoismo e del buddhismo. Scrittore di successo internazionale, tra le sue pubblicazioni tradotte in 32 Paesi: il longseller I 36 stratagemmi. L'arte segreta della strategia cinese, presentazione di Franco Battiato (Il Punto d'Incontro); La Via dell'Umorismo, presentazione di Alejandro Jodorowsky (Il Punto d'Incontro); La nobile arte dell'insulto (Einaudi); La vita è uno stato mentale (Bompiani). |
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